IL DIPINTO DELLA COLLEGIATA

In un manoscritto del 1756 don Ignazio Bardea, descrive un affresco presente, a quei tempi, sulla parete circolare del Kuèrc’ a Bormio .
Gli artisti che intendono partecipare al Concorso sono invitati a proporre un’opera che abbia come tema il soggetto dell’affresco preesistente nel Kuèrc’

DESCRIZIONE DELL’ AFFRESCO di don Ignazio Bardea COMMENTATO
… fui condotto nella piazza ad una loggia che chiamano il Coperchio1.

Nel fondo di questa si vede in forma semicircolare una continuazione di sedili sopra d’essi dipinte sono delle insegne, o arnie pubbliche2, nelle quali male a proposito tra cristiani, stanno insieme li corni e le croci.

Mirasi pure la figura di un genio che rappresenta la giustizia3, e sopra d’esso in un angolo l’effigie di un uccello notturno4.

Mi dissero che que’ sedili erano destinati pei giudici allorché pubblicano le capitali sentenze, e che in questo luogo medesimo si proclamavano le pubbliche gride. Male, Male, allora repplicai io, pessimamente, è cattivo segno, che i giudici volgan le spalle alla giustizia. E quell’uccello soggiunsi poscia, che cosa significa? Uno tra molti che stando prima discorrendo in un circolo, vedendomi forestiere, si posero a farmi corteggio, mi prese a rispondere, e disse: “Quell’uccello notturno è un simbolo addattato del bujo di chi per ordinario siede qui a sentenziare pro tribunali, e questo uccello avvertite, al di sopra della giustizia non senza il suo perché sta collocato”. Furvi fra gli astanti chi sostenne, che quello fosse la figura del pipistrello simbolo caratteristico dell’arte usata da certuni con tanto loro profitto e sì buon esito, facendosi ad imitazione di quel mostro de’ volatili, ora topo ora uccello, onde ottenere, non dirò salvezza dal gatto e dal nibbio, ma il sopravento per farsi de’ seguaci e predominar la giustizia5.

Le note a pie pagina, con le relative foto, sono da considerarsi un’ aiuto alla descrizione del Bardea.


1 Kuerc’, piazza Cavour.BORMIO . Esistente fin dal 1387, l’edificio prende il nome dal termine dialettale locale che significa “coperchio”. Sotto il Kuèrc’, nei mesi estivi si riuniva il consiglio di popolo e si amministrava la giustizia. Il Bardea descrive l’ affresco presente sulla parete semicircolare nel fondo dell’ edificio sopra le panche (“ sedili “) ,. Fu probabilmente un grosso incendio avvenuto nel 1855 che purtroppo distrusse l’affresco

2 Stemmi delle Tre Leghe Grigie, casa Meraldi, piazza Cavour.
Dal 1512 al 1797, Bormio, pur mantenendo propria autonomia e propri
statuti, fu sottoposta al governo grigione. Tuttora nel borgo sono presenti
numerose insegne araldiche dei Grigioni che propongono lo stemma della
Lega Caddea (stambecco), della Lega delle Dieci Giurisdizioni (croce abbinata
a uomo che regge una lancia) e della Lega Grigia (croce).

3 Stemma Contado di Bormio Una croce bianca su di un campo rosso costituisce lo stemma di Bormio. L’origine è da ricondurre alla blutfahne (bandiera del sangue) adottata dagli Imperatori del Sacro Romano Impero, stemma che divenne in seguito simbolo della città di Como e quindi di Bormio. Lo stemma, carico di valenze e simbologia, fu sovente raffigurato come elemento di autonomia e orgoglio cittadino, nonché segno di appartenenza alla Communitas. Per questo motivo fu, in ogni epoca storica, raffigurato su palazzi, insegne, sigilli e bandiere.

4 Giustizia, Museo Civico di Bormio. G. Telser, 1777. Olio su tela.
Una Giustizia dal volto arcigno e severo è quella che per anni ha presieduto e
vigilato sull’operato dei bormiesi. La tela ritrae questo soggetto secondo
l’iconografia classica della donna che con una mano regge la bilancia, con
l’altra impugna la spada e sul cui capo vi è l’occhio che tutto vede e giudica.
Un cartiglio moraleggiante costituisce un rafforzativo rispetto al messaggio
iconografico espresso. Lo stemma del comune di Bormio evoca l’autorità
garante e custode della giustizia nella comunità.

5 Pipistrello : Realizzato nel 2016 dagli ARTIgiani Bormini : Giovanni Rossi e Adriano Clementi in occasione della inauguarazione del concorso di pittura

LE FOTO

foto1FOTO 1 ) KUERC’ PIAZZA CAVOUR – BORMIO
Esistente fin dal 1387, l’edificio prende il nome dal termine dialettale locale che significa “coperchio”. Sotto il Kuèrc’, nei mesi estivi si riuniva il consiglio di popolo e si amministrava la giustizia. Il Bardea descrive l’ affresco presente sulla parete semicircolare nel fondo dell’ edificio sopra le panche (“ sedili “) ,. Probabilmente un grosso incendio nel 1855 distrusse l’affresco.

 

 

 

 

foto2FOTO 2) Stemmi delle Tre Leghe Grigie, casa Meraldi, piazza Cavour.
Dal 1512 al 1797, Bormio, pur mantenendo propria autonomia e propri statuti, fu sottoposta al governo grigione. Tuttora nel borgo sono presenti numerose insegne araldiche dei Grigioni che propongono lo stemma della Lega Caddea (stambecco), della Lega delle Dieci Giurisdizioni (croce abbinata a uomo che regge una lancia) e della Lega Grigia (croce).

 

 

 

 

 

 

foto3FOTO 3) : Stemma Contado di Bormio

Una croce bianca su di un campo rosso costituisce lo stemma di Bormio. L’origine è da ricondurre alla blutfahne (bandiera del sangue) adottata dagli Imperatori del Sacro Romano Impero, stemma che divenne in seguito simbolo della città di Como e quindi di Bormio. Lo stemma, carico di valenze e simbologia, fu sovente raffigurato come elemento di autonomia e orgoglio cittadino, nonché segno di appartenenza alla Communitas. Per questo motivo fu, in ogni epoca storica, raffigurato su palazzi, insegne, sigilli e bandiere.

 

 

 

 

 

foto4FOTO 4 ) Giustizia

Museo Civico di Bormio. G. Telser, 1777. Olio su tela.
Una Giustizia dal volto arcigno e severo è quella che per anni ha presieduto e vigilato sull’operato dei bormiesi. La tela ritrae questo soggetto secondo l’iconografia classica della donna che con una mano regge la bilancia, con
l’altra impugna la spada e sul cui capo vi è l’occhio che tutto vede e giudica.
Un cartiglio moraleggiante costituisce un rafforzativo rispetto al messaggio iconografico espresso. Lo stemma del comune di Bormio evoca l’autorità garante e custode della giustizia nella comunità.

 

 

 

Selection_002FOTO5 : Pipistrello : Realizzato nel 2016 dagli ARTIgiani Bormini : Giovanni Rossi e Adriano Clementi in occasione della inauguarazione del concorso di pittura